I dipendenti si sentono sempre più soli perché svolgono gran parte del loro lavoro virtualmente. Mark Leisegang analizza come i datori di lavoro possono utilizzare la tecnologia per aiutare i team a connettersi e comunicare in modo più efficace.
Il paradosso del lavoro moderno è più difficile da ignorare. Questa settimana, dal 9 al 15 giugno, è la Settimana di sensibilizzazione sulla solitudine. Anche se la tecnologia è stata progettata per aiutarci a connetterci, a volte può far sentire le persone più sole che mai.
È possibile sentirsi soli nonostante l’essere “always-on” con flussi di lavoro guidati dall’intelligenza artificiale, riunioni virtuali e notifiche digitali costanti. Il rapporto 2024 The State of the Global Workplace di Gallup ha rilevato che un dipendente su cinque in tutto il mondo dichiara di sentirsi solo.
La ricerca di Cigna ha rilevato che i lavoratori solitari hanno il 54% di probabilità in più rispetto agli altri di lasciare il posto di lavoro, con conseguenti maggiori costi di turnover.
L’Economics of Mutuality Alliance, l’Università di Manchester e un Rapporto hanno concluso il mese scorso che il 44% delle persone nel mondo è moderatamente o molto solo.
I ricercatori hanno descritto la solitudine non solo come un’esperienza individuale, ma come un problema sociale ed economico che richiede cambiamenti sistemici.
Come possiamo usare la tecnologia per combattere la solitudine sul posto di lavoro?
Connessi, ma soli
Se usata correttamente, la tecnologia può essere uno strumento potente per migliorare l’esperienza sul posto di lavoro. In troppi casi, la tecnologia viene utilizzata per sostituire, anziché migliorare, l’interazione umana.
Gli strumenti digitali hanno rivoluzionato il nostro modo di lavorare. Hanno reso possibile un lavoro più flessibile, un processo decisionale più rapido e un maggiore accesso alle informazioni. Hanno reso più facile evitare connessioni significative con le persone, anche quando sono più necessarie.
Dal 2020, il lavoro a distanza fa sembrare normale e persino comodo l’isolamento. Anche i dipendenti naturalmente sociali si sono abituati a lavorare in silos. Molti dipendenti, anche quelli naturalmente socievoli, si sono adattati a un modo di lavorare più slegato.
Quando la tecnologia viene usata come stampella, anziché come strumento efficace, il tessuto sociale dei team può essere silenziosamente minato.
La tecnologia non è una barriera, ma un ponte
Siamo appassionati dell’uso della tecnologia per migliorare gli ambienti di lavoro. Crediamo che la tecnologia debba essere usata per unire le persone, non per separarle. I leader possono trarre beneficio dal ripensare al modo in cui la tecnologia viene utilizzata nei team. Non deve essere vista come un sostituto dell’interazione umana, ma piuttosto come uno strumento complementare.
Nel corso dei nostri eventi Insights live del 2024 abbiamo tenuto una serie di discussioni su come bilanciare la cooperazione virtuale con l’interazione umana. Non si tratta di tornare al vecchio modello di ufficio. Si tratta invece di creare ambienti di lavoro incentrati sulle persone e non sulle piattaforme. Ecco alcune strategie per aiutarvi:
Creare momenti di connessione con le persone al di là dello schermo. I momenti di persona, che si tratti di un check-in regolare o di un’attività di team building, possono contribuire a creare fiducia, ispirare la creatività e rafforzare le relazioni.
Incoraggiate le persone a uscire dalla loro zona di comfort (con delicatezza). Per ristabilire la fiducia interpersonale si possono utilizzare attività come i progetti intersettoriali o i discorsi in pubblico. Non devono essere per forza stressanti, basta che siano progettate con cura per incoraggiare le interazioni positive.
Incoraggiare la disconnessione consapevole. Essere online 24 ore su 24, 7 giorni su 7, non significa che dobbiamo farlo. Incoraggiate il vostro team a sfruttare gli orari di lavoro flessibili, non solo per la produttività, ma anche per il riposo e il benessere personale, senza sentirvi in colpa per aver perso un solo contatto.
Cultura di appartenenza
Anche se la tecnologia svolge un ruolo importante, la cultura è ciò che unisce veramente le persone. Le persone si sentono sole quando non credono di essere viste, ascoltate o valorizzate. Questo è un problema di leadership, non di tecnologia. Il primo passo è creare una cultura in cui le relazioni siano importanti quanto i risultati. Una ricerca Gallup, ad esempio, dimostra che i dipendenti che hanno un “migliore amico” al lavoro hanno 7 volte più probabilità di essere impegnati rispetto agli altri.
I manager non possono costringere gli amici a stare vicini, ma possono contribuire a creare un ambiente in cui le amicizie sono più probabili. Misure semplici come pranzi di gruppo e momenti di conversazione non strutturati possono fare una grande differenza.
Un potente strumento per i team è l’autoconsapevolezza collettiva. Capire come ci si presenta e come gli altri li vedono può aiutare a ridurre gli errori di comunicazione, ad aumentare l’empatia e a creare fiducia.
È importante essere sensibili nell’approccio. Queste conversazioni possono essere disastrose se non sono strutturate o supportate. Possono portare a malintesi e a sentimenti di isolamento.
“Si tratta di creare ambienti di lavoro incentrati sulle persone e non sulle piattaforme”.
Sosteniamo l’uso di strutture e strumenti ben progettati che guidino queste discussioni con la sicurezza psicologica come priorità. Questi esercizi, se svolti correttamente, aiutano i team a capire gli altri e se stessi, dando vita a relazioni di lavoro più profonde e autentiche.
Il tempo è una delle tante opportunità che la tecnologia ci ha offerto. Abbiamo guadagnato ore preziose automatizzando compiti ripetitivi o semplificandoli. Cosa facciamo con tutto questo tempo?
Spesso viene reindirizzato direttamente nelle metriche di produttività. E se investissimo un po’ di quel tempo in mentorship, reti informali, apprendimento di gruppo o semplicemente chiacchierando con un collega? Il ritorno dell’investimento in termini di impegno, fiducia e benessere è spesso di gran lunga superiore al costo.
Futuro connesso
Nel futuro il lavoro non dovrà essere solitario. È necessario un design deliberato per creare spazi che facciano sentire le persone veramente connesse. Le organizzazioni possono ridurre la solitudine sul posto di lavoro adottando la tecnologia con cautela, usandola come strumento per migliorare le relazioni piuttosto che sostituirle e creando una cultura inclusiva ed empatica.
Non dobbiamo accettare un luogo di lavoro altamente efficiente ma emotivamente vuoto. Creiamo un luogo di lavoro in cui le persone possano sentirsi sostenute e considerate. La connessione non è una stravaganza: è fondamentale per un lavoro significativo.
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