Candidati passivi? Scopriamo come e perché attrarli

Nel panorama lavorativo odierno, esiste una categoria di professionisti spesso trascurata nella pianificazione di strategie di Talent Attraction ed Employer Branding ma di grande valore: i candidati passivi. Questi talenti, nonostante siano già impiegati e non stiano cercando attivamente nuove opportunità, possono rappresentare un’importante risorsa per le aziende che sanno come intercettarli e coinvolgerli.

Chi sono i candidati passivi e perché le aziende dovrebbero avere strategie ad hoc?

I candidati passivi sono professionisti già inseriti nel mondo del lavoro e, quindi, non attivamente alla ricerca di nuove posizioni. Tuttavia, questo non significa che siano completamente chiusi a nuove opportunità e che non possano, nei confronti di una nuova offerta per loro attrattiva, scegliere di cambiare lavoro. Il bacino dei candidati passivi in Italia è molto rilevante: il “Talent Acquisition Report” realizzato da CleverConnect e YouGov mostra che un buon 45% delle persone che trova un nuovo impiego rientra, infatti, nella categoria dei candidati passivi.

Per le aziende, attrarre questi candidati significa poter accedere a un pool di professionisti con competenze consolidate e spesso con un’esperienza significativa nel loro settore. Inoltre, è più probabile che il processo di assunzione di un candidato passivo vada a buon fine, dato che queste persone sono motivate da un interesse reale verso nuove opportunità e, probabilmente, verso l’azienda stessa e non solo dalla necessità di trovare un impiego.

Come attrarre i candidati passivi?

Per raggiungere efficacemente i candidati passivi, è fondamentale adottare strategie mirate e a lungo termine. Ecco alcune pratiche che possono aiutare:

  • Pianificazione a Lungo Termine: Invece di cercare candidati solo quando si presenta una necessità immediata, le aziende dovrebbero costantemente tenere d’occhio il mercato e identificare potenziali candidati che potrebbero essere interessanti in futuro.
  • Monitoraggio e Interazione: Seguire l’interazione dei candidati con i contenuti aziendali può fornire indicazioni su quali argomenti catturano la loro attenzione e come attirarli verso la propria azienda.
  • Utilizzo dei canali digitali: LinkedIn e altri social media sono strumenti potenti per individuare e connettersi con i candidati passivi, utilizzando filtri per area, esperienza e titoli professionali. Alcune job board, come ad esempio, Indeed, danno accesso ad un database di CV che le aziende possono utilizzare per contattare potenziali candidati interessanti.
  • Valorizzazione del Referral: Incoraggiare i dipendenti attuali a suggerire potenziali candidati può essere un ottimo modo per estendere la ricerca a una rete più ampia.
  • Sfruttare un Database di talenti: Non dimenticare i candidati che in passato hanno partecipato a processi di selezione ma non sono stati scelti. Questi potrebbero essere una risorsa preziosa da riconsiderare, dato che avevano già mostrato interesse verso l’azienda.

Conclusione

I candidati passivi rappresentano una fetta significativa del mercato del lavoro. Nonostante non siano attivamente alla ricerca di un nuovo impiego, molti di loro sono aperti a considerare opportunità allettanti. Le aziende che sanno come intercettare e coinvolgere questi talenti possono accrescere significativamente la qualità delle loro risorse umane, portando a bordo professionisti di alto livello e con esperienze specifiche nel loro settore.

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