Negli ultimi 12 mesi, quasi un quarto (24%) dei datori di lavoro britannici ha aumentato i propri investimenti nell’IA.
Il Regno Unito è in testa al mondo nell’adozione dell’IA per le buste paga. Il 42% dei datori di lavoro sta già utilizzando chatbot o agenti alimentati dall’IA per assistere i dipendenti – quasi il 12% in più rispetto alla media europea. Questo numero è destinato ad aumentare, secondo un nuovo studio di SD Worx, fornitore leader di soluzioni HR in Europa. I datori di lavoro britannici danno sempre più priorità all’automazione, all’efficienza e all’esperienza dei dipendenti quando si tratta di pagare le retribuzioni.
Gli investimenti nell’IA generativa sono aumentati dal 14% al 22% all’anno nel periodo 2024-2025. Ciò riflette il passaggio da un’amministrazione manuale a soluzioni più tecnologiche e scalabili. Solo il 28% dei dipendenti dichiara di avere accesso a questi strumenti. Ciò dimostra una discrepanza tra l’implementazione e l’utilizzo effettivo.
L’ottimizzazione delle paghe è un problema crescente
L’ascesa dell’intelligenza artificiale coincide con la crescente pressione sull’ottimizzazione dei processi di payroll. L’ottimizzazione delle paghe è ora la sfida principale per il 18% delle aziende britanniche, rispetto al 13% dell’anno precedente. Molte organizzazioni stanno investendo maggiormente in sistemi di payroll moderni. Il 51% di esse si concentra sulla sicurezza dei dati. Il 49% si adegua ai cambiamenti delle leggi sul lavoro. E il 44% migliora la sostenibilità.
Inoltre, sono aumentate anche le funzionalità self-service. Il 43% dei datori di lavoro consente al personale di svolgere attività come la visualizzazione delle buste paga e la prenotazione dei congedi, rispetto al 35% nel 2024. Per quanto riguarda i dipendenti, il 59% dichiara di gestire gran parte dell’amministrazione delle risorse umane attraverso questi strumenti. I primi risultati indicano che questo approccio offre chiari vantaggi. Molte aziende hanno già registrato risparmi sui costi grazie all’adozione della digitalizzazione.
Previsto un aumento dei modelli ibridi di payroll e dell’outsourcing
Le aziende del Regno Unito prevedono di ricorrere più spesso a servizi di payroll esterni.
- Il 35% delle aziende attualmente esternalizza in parte le buste paga e si prevede che questo numero aumenterà al 41% entro il 2028.
- Entro il 2028, la percentuale di software sviluppato internamente con competenze esterne dovrebbe passare dal 10% al 14%.
- Il modello tradizionale di gestione interna delle buste paga è in declino. Il 22% delle aziende britanniche gestisce attualmente le buste paga internamente, utilizzando i propri sistemi e il proprio personale, ma questa percentuale scenderà al 17%.
- Entro il 2028, anche l’utilizzo di soluzioni payroll basate su SaaS diminuirà dal 30 al 24%.
L’intelligenza artificiale e le competenze esterne consentono di risparmiare sui costi
Modernizzare le buste paga conviene. Le aziende del Regno Unito che utilizzano il proprio software con supporto esterno registrano un risparmio sui costi del 72%. Questa percentuale è del 60% per le aziende che esternalizzano completamente e del 53% se esternalizzano solo parzialmente.
Solo il 27% delle aziende che utilizzano SaaS e il 52% di quelle che hanno un sistema completamente interno hanno registrato risparmi significativi.
L’outsourcing delle paghe è diventato sempre più importante a causa dei rapidi cambiamenti del mondo. Le buste paga stanno diventando meno costose e più precise grazie all’uso di software cloud e all’intelligenza artificiale degli sviluppatori. È anche più facile da usare, trasparente e personalizzato. Le moderne soluzioni per le buste paga possono essere scalate e sono progettate per soddisfare le esigenze dei datori di lavoro che vogliono avere sempre i dati più precisi. La tecnologia intelligente consente ai dipendenti di avere accesso immediato alle informazioni sulle buste paga e di ottenere risposte a qualsiasi domanda sulle buste paga o sulle risorse umane.
L’indagine internazionale
SD Worx è il principale fornitore europeo di servizi HR. Aiuta le aziende più piccole e più grandi a risolvere i loro problemi in materia di risorse umane e buste paga. SD Worx conduce regolarmente indagini approfondite per tenere sotto controllo datori di lavoro e dipendenti. L’ultima analisi “HR & payroll Pulse” fornisce preziosi spunti alle organizzazioni per mettere a fuoco le loro strategie HR e payroll e renderle più sicure per il futuro.
L’istituto di ricerca SD Worx ha condotto l’indagine nel febbraio 2025 in 16 Paesi europei, tra cui Belgio, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Romania, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Regno Unito. L’indagine è stata condotta dall’Istituto di ricerca SD Worx. Ha coinvolto un totale di 5.625 datori di lavoro e 16.000 dipendenti. I risultati forniscono una buona rappresentazione dei mercati del lavoro di ciascun Paese.
Informazioni su SD Worx
SD Worx crede fermamente che il successo inizi dalle persone. Una forza lavoro sana non solo costruisce un’azienda di successo, ma porta anche benefici alla società. SD Worx, insieme ai suoi clienti, dà vita a un HR di successo che porta benefici alla vita, al lavoro e alla società.
SD Worx è il principale fornitore europeo di software e servizi HR e payroll per organizzazioni e dipendenti. SD Worx offre un’ampia gamma di prodotti, servizi e competenze in ambito payroll e reward, gestione delle risorse umane e gestione della forza lavoro. SD Worx è un’azienda con radici profonde in Europa. Dagli anni ’80 ha aperto la strada, insieme a datori di lavoro di tutte le dimensioni, per stimolare il coinvolgimento e il successo dei dipendenti.
SD Worx gode della fiducia di oltre 95.000 organizzazioni in Europa, sia piccole che grandi. Quasi 10.000 colleghi lavorano in 27 Paesi. SD Worx è un’azienda leader nel mondo per il calcolo degli stipendi di 6 milioni di dipendenti. Nel 2024, l’azienda ha generato un fatturato di 1,180 miliardi di euro.
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La versione originale di questo articolo, UK companies now use AI for payroll, è apparsa per la prima volta su HR news.