Secondo i deputati, l’ageismo “diffuso” e “culturalmente radicato” richiede una maggiore protezione dalla discriminazione per età. Chiedono inoltre una strategia che affronti le sfide e le opportunità presentate dall’invecchiamento della popolazione britannica.
Il Comitato per le donne e le pari opportunità raccomanda al governo britannico di valutare la strategia del Galles, che prevede un commissario per la popolazione anziana e una rete di difensori degli anziani nelle autorità locali, con l’obiettivo di replicare un quadro simile.
Il rapporto afferma che le attuali leggi sulla discriminazione in base all’età e il Public Sector Equality Duty (dovere di uguaglianza del settore pubblico) stanno “deludendo” le persone anziane perché le tutele sono insufficienti e raramente vengono applicate. Il gruppo chiede al governo di finanziare e commissionare una revisione completa della Commissione per l’uguaglianza e i diritti umani.
I parlamentari hanno scoperto che gli stereotipi sull’età sono prevalenti nei media del Regno Unito e contribuiscono a normalizzare gli atteggiamenti di tipo ageista. Tra questi, le rappresentazioni degli anziani come persone fragili, incompetenti o indifese o, al contrario, come “boomers” che accumulano ricchezza.
L’età è trattata in modo diverso rispetto alle altre otto caratteristiche protette dalla legge sull’uguaglianza perché la legge consente una “giustificazione oggettiva”. La giustificazione oggettiva per altre caratteristiche protette, come il sesso, la disabilità o l’orientamento sessuale, è consentita solo nei casi di discriminazione indiretta. Ciò si verifica quando le politiche sono applicate a tutti ma svantaggiano un gruppo.
Ciò significa che un datore di lavoro può trattare i dipendenti più anziani in modo meno favorevole se può giustificare “misure proporzionate per raggiungere un obiettivo legittimo”.
Il Rapporto chiede al governo di finanziare una revisione da parte dell’EHRC dell’efficacia delle protezioni contro la discriminazione per età, tra cui:
- L’impatto della giustificazione oggettiva della discriminazione diretta in base all’età
- La PSED è adeguata, ma ci sono più obblighi positivi che dovrebbero essere imposti in Inghilterra.
- L’opportunità che i datori di lavoro adottino misure “ragionevoli” per prevenire la discriminazione basata sull’età
- Opzioni per riflettere meglio la natura intersezionale della discriminazione basata sull’età nell’Equality Act, compresa l’emanazione della sezione 14 sui tratti duali.
Sarah Owen, deputata laburista e presidente della Commissione per le donne e le pari opportunità, ha dichiarato: “Il rapporto della Commissione mostra chiaramente che la discriminazione per età nel Regno Unito è diffusa e spesso minimizzata rispetto ad altre forme di razzismo. Per combattere la cultura pervasiva dell’ageismo nel Regno Unito, è necessaria una revisione completa delle leggi sulla discriminazione per età”.
La popolazione anziana del Regno Unito sta crescendo e si sta diversificando. Ciò comporta sfide e opportunità significative per tutti i dipartimenti. Pertanto, l’assenza di una strategia da parte del governo su come affrontare questi problemi è preoccupante.
Il WEC ha concluso che, nonostante l’aumento dei gruppi di età avanzata nel Regno Unito (11 milioni di persone di 65 anni e più in Inghilterra e Galles), il quadro di riferimento per l’uguaglianza del Regno Unito non si concentra sull’invecchiamento e sui cambiamenti demografici.
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